venerdì 25 gennaio 2013

c'era una volta...



L'altra sera mi è capitata una di quelle cose che accadono solo in certi strani sogni che si fanno quando ci si abbandona alla notte con la faccia spiaccicata a pagina ottocentosessantuno, dopo una lettura di straforo sotto le coperte (facendosi luce col display del telefonino per non svegliare il can che dorme). Il fatto è che avevo scovato da poco una piccola biblioteca, mai vista prima ma tanto caruccia, e presa da un'insana frenesia per la brama di scovare qualche nuova chicca libresca gratuita, ero finita a ravanare come un'ossessa tra i ripiani più bassi degli scaffali, mentre l'ingordigia cartacea mi portava come al solito a comportamenti sconvenienti, come, in questo caso, camminare carponi su suolo pubblico, devo essere stata scambiata dall'addetto alla sala lettura per un esemplare di fauna locale o per pezzo d'arredamento, probabilmente un pouf messo lì per la comodità dei lettori. Tale addetto, signor bibliotecario dei miei stivali, arrivato alla conclusione che la sala era vuota e dentro non c'era rimasto ma proprio  proprio nessuno,  semplicemente, mi ha chiusa dentro, proprio così, sotto chiave in biblioteca. Da sola. Oddio proprio sola sola no, migliaia e  migliaia di volumi infatti si contendevano la mia lettura. E io che mi pavoneggiavo libro libro delle mie brame ...
Da qui l'idea di condivedere questa esperienza e i suoi effetti collaterali. Preparatevi perciò a fare indigestione di libri.

2 commenti:

  1. Ti invidio. Non so se la tua esperienza è reale o è frutto di un sogno. Te lo dico perchè anche io ho sognato di restare chiuso in una bibblioteca e rimanerci per un intero week end. Passati i primi momenti di panico mi sono ritrovato a spulciare, uno per uno, migliaia di libri e libricini e trattati fino a quasi rammaricarmi quando, al lunedì successivo, orario di apertura, il bibblioteario mi butta fuori in malo modo.
    Quindi seguirò con molto interesse il blog, che, a naso, mi sembra promettere tante cose belle.
    ciao

    Cocalo

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  2. Per certe storie,noi come Alice, non possiamo dire con certezza se è sogno o realtà. Forse non sono stata io a immaginarlo, ma tu, io mi sono trovata semplicemente a girovagare nel tuo sogno di libri.
    E magari, in questo blog, come in quel sogno ci incontreremo ancora.

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