La vita fra i banchi di scuola
quel caino di professore
voglia di fuga, di libertà
zaino in spalla e paure nascoste in tasca
i primi tormenti
la rabbia
l’amore...uno solo
le amicizie …non tante
le scelte …poche
le persone giuste
le persone sbagliate
la strada giusta
la strada sbagliata
le strane strade per diventare adulti
o per quello bisogna volare?
o cadere e rialzarsi
cadere rialzarsi
cadere
o cadere e rialzarsi
cadere rialzarsi
cadere
Ricordo che questo è quello che, al primo liceo, ho trovato dentro i due romanzi che vi propongo.
Il primo è DUE DI DUE, di Andrea De Carlo, il secondo è JACK FRUSCIANTE E' USCITO DAL GRUPPO di Enrico Brizzi (che quando scrisse il romanzo aveva pure lui i suoi bei 19 anni).
Quando questi libri uscirono per la prima volta nelle librerie, probabilmente la maggior parte di voi non era ancora nata, ma negli anni novanta, se avevi sedici anni e un pizzico di cervello, dovevi averli letti per forza. Non c’era granchè a quel tempo per trastullarti il cervello. Non avevamo Facebook, Iphone, Ipad, 3D, ma Jack Frusciante ce lo portavamo appresso dentro l’Invicta. Noi, generazione di adolescenti turbolenti e turbati siamo cresciuti con Guido e Alex, ne siamo stati ispirati, e io sono convinta che anche voi, che Facebook, Iphone, Ipad, 3D ce li avete, potrete fare buon uso di questi libri e lasciare che vi riempiano la testa di
????
o di
!!!!!! (se siete più fortunati).
Questi sono alcuni bocconi.
“La prima volta che ho visto Guido Laremi eravamo tutti e due così magri e perplessi, così provvisori nelle nostre vite, da stare a guardare come spettatori mentre quello che ci succedeva entrava a far parte del passato, schiacciato senza la minima prospettiva. Il ricordo che ho del nostro primo incontro è in realtà una ricostruzione, fatta di dettagli cancellati e aggiunti e modificati per liberare un solo episodio dal tessuto di episodi insignificanti a cui apparteneva allora.
In questo ricordo ricostruito io sono in piedi dall'altra parte della strada, a guardare il brulichìo di ragazzi e ragazze che sciamano fuori da un vecchio edificio grigio, appena arginati da una transenna di metallo che corre per una decina di metri lungo il marciapiede. Ho le mani in tasca e il bavero del cappoto alzato, e cerco disperatamente di assumere un atteggiamento di non appartentenza alla scena, anche se sono uscito dallo stesso portone e ho fatto lo stesso percorso faticoso solo un quarto d'ora prima. Ma ho quattordici anni e odio i vestiti che ho addosso, odio il mio aspetto in generale, e l'idea di essere qui in questo momento.”
In questo ricordo ricostruito io sono in piedi dall'altra parte della strada, a guardare il brulichìo di ragazzi e ragazze che sciamano fuori da un vecchio edificio grigio, appena arginati da una transenna di metallo che corre per una decina di metri lungo il marciapiede. Ho le mani in tasca e il bavero del cappoto alzato, e cerco disperatamente di assumere un atteggiamento di non appartentenza alla scena, anche se sono uscito dallo stesso portone e ho fatto lo stesso percorso faticoso solo un quarto d'ora prima. Ma ho quattordici anni e odio i vestiti che ho addosso, odio il mio aspetto in generale, e l'idea di essere qui in questo momento.”
“E VA BENE CHE NON BISOGNA DIPENDERE DA NESSUNO NELLA PROPRIA CAZZO DI VITA, MA IO MICA DIPENDO. IO VIVO ANCHE DA SOLO, SENZA DIPENDERE DA NESSUNO, COME HO FATTO FINO A QUATTRO MESI FA, CON IL PILOTA AUTOMATICO. MI SBATTO LE MANI IN TASCA E COMINCIO A CAMMINARE DOVE MI PORTA LA STRADA. PECCATO PERO’ CHE QUANDO VADO COL PILOTA AUTOMATICO LE SENSAZIONI PIU’ BELLE SIANO PRENDERSI LE BRESCE IL SABATO SERA PER DIMENTICARSI UN’ALTRA MERDOSA SETTIMANA DI SCUOLA IN CUI NON E’ SUCCESSO NIENTE , VOMITARE SUBITO PRIMA DI RIENTRARE A CASA E SVEGLIARSI LA DOMENICA MATTINA CON IL MAL DI TESTA, COME NELLA PARODIA DELLE CANZONI DI VASCO.
POSSO SOPRAVVIVERE COL PILOTA AUTOMATICO MA VIVERE E’ UN’ALTRA COSA.”
POSSO SOPRAVVIVERE COL PILOTA AUTOMATICO MA VIVERE E’ UN’ALTRA COSA.”
Adesso ditemi…solo una volta, almeno una volta, una piccola volta, quella volta che il mondo faceva proprio schifo, non vi siete sentiti così?
Jack Frusciante è uscito dal gruppo...
RispondiEliminaAh che bei ricordi, è proprio vero che quel libro me lo portavo dietro ovunque, credo di averlo letto almeno una decina di volte... Mentre Due in Due non lo conoscevo :)
Immaginavo che anche tu avessi letto Jack :)
EliminaSe no hai ancora letto niente di De Carlo, posso consigliarti DI NOI TRE, non l'ho inserito nel post perchè come stile e temi trattati è simile a Due di Due, ma la storia dei protagonisti inizia negli anni dell'università, e quindi ho pensato che i giovanissimi avrebbero preferito quello. Ovvio che per noi, che si siamo giovan ma issime...oramai non tanto :) è una lettura piacevole, anche più del precedente a mio parere.